venerdì 16 marzo 2012

Bruno Munari e la lampada Farkland


Bruno Munari e la lampada Farkland

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Bruno Munari (24 ottobre 1907 – 30 settembre 1998) è stato undesigner e artista italiano; il suo contributo concerne molti campi delle arti visive (pittura, scultura, cinema, design industriale, grafica) e non visive (letteratura, poesia, didattica), e le sue opere hanno come leit motiv una ricerca costante sul tema del gioco, dell’infanzia e della creatività.
Da giovane, Munari fu influenzato da Marinetti e partecipò al movimento futurista, ma successivamente, negli anni Quaranta, fondò egli stesso, insieme a Dorfles, Monnet e Soldati, il MAC (Movimento Arte Concreta), una sorta di sintesi tra le diverse correnti astratte che mira a una più stretta connessione tra le arti e tra arte e industria.
E’ difficile, se non impossibile, collocare Munari in un unico settore; la sua convinzione era che “L’arte è ricerca continua, assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nelle forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi”. La sua attività spazia dall’arte in senso stretto alla grafica pubblicitaria, alla progettazione di giocattoli; sono peraltro molto celebri i suoinumerosi libri per bambini, per l’infanzia e per la scuola, così come anche la serie dei cosiddetti “libri illeggibili” testi privi di parole e destinati a comunicare a livello tattile grazie alle pagine realizzate in materiali diversi.
Dei vari oggetti di design progettati da Bruno Munari, la lampada Farkland è sicuramente uno dei più famosi e apprezzati. Munari spiega così la nascita della lampada, nel 1964 “Da molto tempo pensavo all’elasticità come componente formale di oggetti, e un giorno sono andato in una fabbrica di calze per vedere se mi potevano fare una lampada.” Al che loro risposero: “Noi non facciamo lampade, signore, facciamo calze da donna”,“Vedrete che le farete” rispose a sua volta Munari.
L’oggetto è infatti composto da una maglia elastica bianca sagomata da anelli metallici che mantengono tesa la superficie attraverso cui si diffonde la luce. La forma, che ricorda le lampade di carta orientali, è generata dalla stessa forza di gravità una volta che la lampada viene sospesa: la resa fomale è quindi massima in rapporto a un ingombro ridotto.
FONTI:
http://www.pansiniarredamenti.it/i-miti-del-design/bruno-munari-e-la-lampada-farkland/

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